Scavo e movimento terra – 5 cose da sapere per evitare multe salatissime e denunce penali.

Scavo e movimento terra, azioni chiare a tutti, che segnano l’inizio di una  nuova opera, che porta con se sogni e speranze che possono essere rovinati. Scopri come.

 

Ok siamo pronti, è giunto il giorno di scavare. Può capitare che la ditta esecutrice non ha i mezzi necessari e chiede a voi di chiamare qualcuno per lo scavo o per smaltire i rifiuti, oppure siete voi che credendo il preventivo troppo alto vi fate suggerire dall’ amico o dalla persona di turno, portiere o salumiere, a chi affidare il compito.

 

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Chi vive a Napoli ( e non solo) saprà benissimo di cosa parlo. Orde di motocarri che sfrecciano per la città coperti da un telo, ma la cosa non è cosi diversa per il resto della Campania e le sue province, per lavori sia piccoli che grandi.

Come si può ben capire, le motivazioni che vi spingono a servirvi di qualcuno che offre questi servizi possono essere tante.  Ma state attenti!!! Il vostro sogno può trasformarsi in un incubo oneroso, facendovi rischiare anche la galera.arresto

SI, LA GALERA. Ho la tua attenzione? Ok continuiamo…

Sia ben chiaro da subito, non sto qui a tirarvi la sfiga, ma le leggi ci sono ed ognuno di voi può ignorarle compresi gli operatori facendovi correre grandi rischi, quindi avere un’ infarinatura di base per poter scegliere non credo sia un male.

E’ doveroso ricordare che le norme sono sempre esistite, ma a causa della triste problematica della terra dei fuochi proprio in Campania sono diventate più stringenti per tentare di tenere sotto controllo le movimentazioni di materiali durante la fase degli scavi e dei lavori in genere. Sono state create procedure da seguire, che non possono essere lasciate all’improvvisazione!

Eccoti, quindi, riassunti in pochi punti, in seguito alla mia personale esperienza accumulata negli anni realizzando opere pubbliche, le fasi preliminari di un lavoro di movimento terra.

Lo studio

La prima cosa da fare è studiare il lavoro da realizzare, individuare la tipologia di materiali che si andranno ad incontrare durante le lavorazioni, conoscere le quantità da scavare, quelle da riutilizzare e quelle da movimentare o in discarica o in altro loco. In base alle quantità è indispensabile avere un’ area dove stoccare temporaneamente eventuali materiali da riutilizzare in un secondo momento.

Le analisi

Individuati i materiali, tramite i primi scavi di saggio, vanno effettuate le analisi di caratterizzazione degli stessi, siano essi terreno, manto stradale o altro. Le analisi forniranno un codice europeo della tipologia dei materiali, in base al quale si deciderà in quali impianti di recupero o rifiuto dovranno essere condotti.  Il terreno, anche se ad occhio risulta pulito, dalle analisi potrebbe risultare contaminato e non idoneo ad essere riutilizzato come terreno di coltivazione, ma  ancora utile per rilevati stradali e/o massicciate da individuare per tempo. In ultima analisi, se non si trovano siti in cui riutilizzare il terreno di scavo, dovrà essere considerato come un rifiuto e conferito in discarica autorizzata.

Le Pratiche

A questo punto, studiato il lavoro, capite le tipologie materiali che si hanno, individuati i siti di riutilizzo, stoccaggio temporaneo e discariche, si procederà con le pratiche di legge, ovvero comunicazioni agli enti locali in cui sono presenti i siti individuati e una comunicazione riepilogativa all’Arpac  Prima di cominciare la movimentazione dei materiali, verranno indicate le coordinate dei siti individuati, le autorizzazioni dei lavori concesse, le analisi e il tutto dovrà essere inviato tempestivamente e aggiornato man mano,  in caso di modifiche, fino alla comunicazione finale di lavori eseguiti.

Le Aziende

Ora, preparato il tutto, l’azienda eseguirà con i propri mezzi il lavoro “vero e proprio”. Ma come abbiamo già anticipato sopra, non è una cosa che possono fare tutti, bisognerà accertarsi oltre alle normali verifiche di iscrizione alla Camera di commercio e possesso di licenza conto terzi o conto proprio (che attesti sia un azienda in regola) la stessa dovrà esibire anche l’iscrizione all’ Albo Gestori Ambientali, che autorizza l’azienda e i propri mezzi ad operare in questo specifico settore e ad entrare in discarica e a rilasciare conseguente formulario dei rifiuti attestante quantità trasportate, smaltite, sito di produzione e discarica autorizzata.

Le Sanzioni

Un vecchio detto recita, la legge non ammette ignoranza:

“Il committente resta comunque soggetto alla responsabilità penale personale, qualora abbia concorso a vario titolo nell’illecita gestione dei rifiuti posta in essere dall’appaltatore, per ingerenze nella gestione stessa, o per non aver preteso e verificato le autorizzazioni necessarie all’espletamento del servizio di smaltimento/recupero dei rifiuti.”

Secondo il su detto principio il committente (ovvero chi affida l’opera) ha il dovere di accertarsi di affidare le lavorazioni ad aziende certificate e autorizzate e di controllare che il tutto venga svolto secondo la legge, pretendendo e visionando i documenti che compongono l’iter burocratico, pena il rischio di multe salate e denunce penali :

Inquinamento ambientale
Il nuovo articolo del codice penale punisce l’inquinamento ambientale con la reclusione da 2 a 6 anmulteni e con una multa che può andare da 10 mila a 100 mila euro. L’inquinamento ambientale punisce chi provoca «una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna».  Fonte Ilpost.it

Ok, non è mia intenzione fare terrorismo psicologico, ma solo fornirti un’ infarinatura sulle varie normative in materia di rifiuti, scavi e altro  che sono trattate in maniera molto sintetica (lo dico per gli esperti del settore che potranno trovare delle semplificazioni nell’articolo) per darti delle informazioni base, utili a salvarti da eventuali multe o condanne per reati penali nelle quali potresti incappare senza neanche saperlo.

Molte volte si tende a quantificare economicamente il mero lavoro senza considerare a cosa si può andare incontro, cosa che sanno bene i vari nulla tenenti proprietari di mezzi che si offrono di realizzare opere omettendo tutte le procedure  by-passando tutte le normative e lasciando te proprietario come unica figura che potrà essere perseguita sotto il profilo economico e penale.

Sei ancora convinto che il gioco valga la candela?

Se la risposta è SI, evidentemente hai meno da perdere di chi ti fa il lavoro.

In caso contrario cercati un’ azienda onesta, non parlo delle aziende fighe con i bei siti e le belle parole, ma di gente seria, collaudata, la cui parola vale ancora di più di un contratto e vedrai che  ti spiegherà le giuste procedure.

Spero ti sia piaciuto l’articolo e di averti fatto cosa gradita,se vuoi dicci cosa ne pensi lasciando un commento.

A presto ciao

Cipriano Caterino

Sono Cipriano Caterino, socio e responsabile di “Cpm Costruzioni”, mi occupo di edilizia dal 99, ho maturato esperienza nella gestione di opere pubbliche sul territorio nazionale, approfondito il settore costruzioni e ristrutturazioni con la realizzazione e vendita di immobili in conto proprio e il riutilizzo di diversi complessi abitativi a uso commerciale e privato.
Sempre attento alle nuove tecnologie, divido le mie giornate tra cantieri, corsi di formazione e contatti con clienti e fornitori.
Svolgo il mio lavoro con passione e dedizione ed amo consigliare i miei clienti per fornire loro la soluzione migliore.

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