Incentivi fiscali per le ristrutturazioni

Incentivi fiscali per le ristrutturazioni… Realtà o farsa?

Sono veramente utili gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e serviranno per far ripartire l’edilizia? E’ proprio questo di cui ha bisogno il mercato?

Ecco cosa pensavano accadesse con gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni

Analizzando l’intento del governo, questi interventi sarebbero dovuti servire per sbloccare un mercato stagnante da un po’ di anni e far ripartire tutto il comparto sperando che facesse da traino anche all’indotto movimentando un po’ l’intero mercato nazionale.

Cosa si è perso di vista?

Nonostante le ottime intenzioni, come sempre chi fa le leggi ignora i problemi del settore che intende aiutare. Infatti, secondo mio modesto avviso, per permettere il rilancio del settore si dovrebbero analizzare anche i motivi della stagnazione del mercato. Questi sono da ricercare fondamentalmente in 2 fattori: disponibilità del credito o accesso ad esso e regolamentazione del mercato. A guardare la legge, si ha l’idea che il governo pensi che gli Italiani abbiano le tasche piene e gli servissero degli  incentivi fiscali sulle ristrutturazioni per convincerli a tirarli fuori. Molto probabile sia cosi per pochi italiani, ma non per molti, anche perchè gli interventi più necessari riguardano abitazioni private o condomini abitati dalla classe media.

Cosa invece succede?

Ci sono molti casi in cui aziende e imprese si sostituiscono ad un ente di finanziamento, dilazionando l’intervento in pagamenti mensili, ma siamo sicuri che questo sia giusto? Ci chiediamo se il governo insieme agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni o in sostituzione non avesse potuto garantire l’erogazione di finanziamenti agevolati permettendo l’accesso al credito a chi in questo momento ne ha bisogno per sistemare un patrimonio immobiliare obsoleto e fatiscente.

Lo capiranno?

Quindi alla fine siamo ancora al palo: usufruiranno di questa legge o incentivo le persone che hanno possibilità proprie quindi una piccola minoranza, con un impatto reale molto minimo e tutti gli altri resteranno in attesa del prossimo giro.

Il problema non è detrarre il 50% o il 65% in 10 anni dell’ammontare del lavoro tramite gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni,  ma trovare il denaro da anticipare per i lavori da farsi o permettere un facile accesso tramite gli istituti di credito. 

 

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    Cipriano Caterino

    Sono Cipriano Caterino, socio e responsabile di “Cpm Costruzioni”, mi occupo di edilizia dal 99, ho maturato esperienza nella gestione di opere pubbliche sul territorio nazionale, approfondito il settore costruzioni e ristrutturazioni con la realizzazione e vendita di immobili in conto proprio e il riutilizzo di diversi complessi abitativi a uso commerciale e privato.
    Sempre attento alle nuove tecnologie, divido le mie giornate tra cantieri, corsi di formazione e contatti con clienti e fornitori.
    Svolgo il mio lavoro con passione e dedizione ed amo consigliare i miei clienti per fornire loro la soluzione migliore.

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