Archivi tag: incentivi ristrutturazioni proroga 2015

Porte fonoassorbenti per la privacy dei tuoi clienti

Le porte fonoassorbenti sono un’utile risorsa per la tutela della privacy dei tuoi clienti. Ti è mai capitato di andare da uno specialista, sia esso un medico o un avvocato, ed ascoltare tuo malgrado le conversazioni degli altri? E se succedesse anche ai tuoi clienti e per questo decidessero di sostituirti?

Per un professionista che opera nel privato è indispensabile creare un ambiente accogliente e riservato che permetta ai clienti di sentirsi a proprio agio. Uno studio che si rispetti ha cuore la privacy dei propri assistiti e ne sente come dovere morale la garanzia. L’alta qualità ed affidabilità delle porte prodotte per settori professionali renderà i tuoi clienti soddisfatti ed appagati di averti scelto. Si tratta in ogni caso di porte pensate per resistere nel tempo, per un uso continuo ed intenso, progettate tenendo in considerazione il comfort e la durabilità ed utilizzando materiali di altissima affidabilità uniti ad un’alta tecnologia. Con un piccolo investimento potrai avere una qualità senza paragoni, acquistando un’esperienza di anni di produzione. Se invece progetti un’intera ristrutturazione, la coibentazione acustica può partire dalle pareti.

Non dimenticare delle detrazioni per ristrutturazione edilizie del 50% e ricorda che con un finanziamento potrai pagare anche in comode rate. Inoltre, l’isolamento acustico, nonché quello termico che ne deriva, contribuisce alla massimizzazione del risparmio energetico.

Se sei curioso di conoscere il costo, comprensivo di trasporto e montaggio, contattaci : il preventivo è sempre gratuito! Questo servizio è attivo nelle province campane di Caserta, Napoli, Avellino, Salerno, Benevento e nel basso Lazio (Latina).

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    Bonus ristrutturazioni: può essere raddoppiato

    Il bonus ristrutturazioni attualmente previsto dalla Legge di Stabilità può essere raddoppiato. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 17/E.

    Se su un’abitazione – negli anni precedenti – sono stati effettuati interventi di recupero edilizio, usufruendo della detrazione del 50% su spese fino a 96.000 euro (36% su massimo 48.000 euro fino al 25 giugno 2012), è possibile agevolare un’ulteriore spesa di 96.000 euro (48.000 euro dal 2016) per un intervento autonomo rispetto ai precedenti ovvero non di semplice prosecuzione dei lavori già effettuati.  Per la fruizione di un’ulteriore limite di 48.000 euro (96.000 euro per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015) per i lavori di ristrutturazione edilizia, un intervento è considerato autonomo in base agli elementi riscontrabili in via di fatto, oltre che all’espletamento degli adempimenti amministrativi relativi all’attività edilizia, se richiesti, come ad esempio, denuncia di inizio attività e collaudo dell’opera o dichiarazione di fine lavori.

    Le spese per le ristrutturazioni edilizie (detraibili al 50%), come quelle sul risparmio energetico (detraibili al 65%), devono essere «sostenute ed effettivamente rimaste a carico» del contribuente che le detrae e chi esegue il bonifico può indicare nella causale anche il codice fiscale di un soggetto terzo, nominandolo così beneficiario. Secondo l’Agenzia, se l’ordinante del bonifico è un soggetto diverso da quello il cui codice fiscale è indicato nella causale quale beneficiario della detrazione, il bonus Irpef deve essere fruito solo da quest’ultimo. La risposta dell’Agenzia contenuta nella suddetta circolare non impone che il conto corrente dell’ordinante sia cointestato con il beneficiario del bonus, indicato nella causale; quindi, sembrerebbe possibile che quest’ultimo rimborsi l’ordinante del bonifico, di quanto pagato in nome e per conto suo.

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      L’estate è alle porte: la tua casa vacanze è pronta?

      Anche la tua casa vacanza ha bisogno di manutenzione costante per essere sempre pronta e confortevole. Dopo un anno di chiusura, potrebbero essere necessari piccoli lavori di ristrutturazione prima di renderla di nuovo abitabile ed accogliente per l’estate. Una casa vacanze in prossimità del mare sarà spesso vittima degli agenti atmosferici e dell’aria salmastra; di conseguenza bisognerà valutare interventi di manutenzione ordinaria che prevengano futuri lavori più lunghi e costosi.

      Noi possiamo curare per te tutte le fasi della ristrutturazione del tuo immobile, dalla progettazione alla direzione lavori, coordinamento sicurezza, pratiche catastali, certificazione energetica ecc.

      Inoltre, se hai intenzione di affittare la casa vacanze in questione sappi che

      In deroga a quanto stabilito dall”art. 19-bis1, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 secondo il quale è preclusa la detrazione dell’imposta sul valore aggiunto assolta in relazione all’acquisto ed alla manutenzione di immobili abitativi, si ritiene che gli immobili abitativi, utilizzati dal soggetto passivo nell’ambito di un’attività di tipo ricettivo (gestione di case vacanze, affitto camere, etc.) che comporti l’effettuazione di prestazioni di servizi imponibili ad IVA, debbano essere trattati, a prescindere dalla classificazione catastale, alla stregua dei fabbricati strumentali per natura.
      Ne consegue che l’Iva assolta per le spese di acquisto e manutenzione relative ai suddetti immobili è detraibile.

      Questo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione del 22 febbraio 2012 n. 18.

      La tua casa vacanze necessiterà di controlli di manutenzione periodici per assicurare che tutto sia in ordine e ben funzionante prima dell’arrivo degli ospiti: in questo modo eviterai lamentele e al contrario otterrai solo recensioni positive.

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        Porte per alberghi a casa tua, perchè nò?

        Negli hotel è più che mai necessario creare ambienti accoglienti e funzionali, ma che contemporaneamente garantiscano alti livelli di protezione e comfort. Da oggi l’esperienza acquisita nel settore alberghiero e turistico-ricettivo per quanto riguarda le porte è disponibile anche a casa tua. L’alta qualità ed affidabilità delle porte prodotte per settori professionali sarà disponibile anche per te.

        Ti starai chiedendo perché tu debba avere un prodotto altamente professionale duraturo e di impatto estetico all’interno della tua abitazione? Quello che noi ci chiediamo è “perché no?!”

        Perché per un prezzo leggermente più alto non scegliere delle porte pensate per resistere nel tempo, per un uso continuo ed intenso, progettate tenendo in considerazione il comfort e la durabilità ed utilizzando materiali di altissima affidabilità. Oggi hai la possibilità, con un piccolo investimento, di avere una qualità senza paragoni, acquistando un’esperienza di anni di produzione di porte “professionali”. Sono porte all’apparenza esteriore uguali al resto delle altre, ma la differenza è nell’alto contenuto tecnologico, come la resistenza al fuoco di alcuni modelli da montare magari in cucina e come l’alto isolamento acustico per bagni e camere da letto.

        Collaboriamo con un’azienda italiana che lavora da anni principalmente nel settore turistico-ricettivo e grazie a loro potrai portare a casa tua una qualità senza paragoni, porte solide pensate per durare a lungo, con cerniere in acciaio a scomparsa e serratura con aggancio magnetico in dotazione base. Inoltre, parliamo di porte personalizzabili con migliaia di combinazioni differenti e nulla di precostituito, una porta fatta sulle tue esigenze e quelle della tua abitazione.

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          Incentivi fiscali per le ristrutturazioni… Realtà o farsa?

          Sono veramente utili gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e serviranno per far ripartire l’edilizia? E’ proprio questo di cui ha bisogno il mercato?

          Ecco cosa pensavano accadesse con gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni

          Analizzando l’intento del governo, questi interventi sarebbero dovuti servire per sbloccare un mercato stagnante da un po’ di anni e far ripartire tutto il comparto sperando che facesse da traino anche all’indotto movimentando un po’ l’intero mercato nazionale.

          Cosa si è perso di vista?

          Nonostante le ottime intenzioni, come sempre chi fa le leggi ignora i problemi del settore che intende aiutare. Infatti, secondo mio modesto avviso, per permettere il rilancio del settore si dovrebbero analizzare anche i motivi della stagnazione del mercato. Questi sono da ricercare fondamentalmente in 2 fattori: disponibilità del credito o accesso ad esso e regolamentazione del mercato. A guardare la legge, si ha l’idea che il governo pensi che gli Italiani abbiano le tasche piene e gli servissero degli  incentivi fiscali sulle ristrutturazioni per convincerli a tirarli fuori. Molto probabile sia cosi per pochi italiani, ma non per molti, anche perchè gli interventi più necessari riguardano abitazioni private o condomini abitati dalla classe media.

          Cosa invece succede?

          Ci sono molti casi in cui aziende e imprese si sostituiscono ad un ente di finanziamento, dilazionando l’intervento in pagamenti mensili, ma siamo sicuri che questo sia giusto? Ci chiediamo se il governo insieme agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni o in sostituzione non avesse potuto garantire l’erogazione di finanziamenti agevolati permettendo l’accesso al credito a chi in questo momento ne ha bisogno per sistemare un patrimonio immobiliare obsoleto e fatiscente.

          Lo capiranno?

          Quindi alla fine siamo ancora al palo: usufruiranno di questa legge o incentivo le persone che hanno possibilità proprie quindi una piccola minoranza, con un impatto reale molto minimo e tutti gli altri resteranno in attesa del prossimo giro.

          Il problema non è detrarre il 50% o il 65% in 10 anni dell’ammontare del lavoro tramite gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni,  ma trovare il denaro da anticipare per i lavori da farsi o permettere un facile accesso tramite gli istituti di credito. 

           

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            Riconvertire garage e locali commerciali: ristrutturazioni a Napoli

            In chiave moderna, potremmo definire ristrutturazioni a Napoli le riconversioni di locali commerciali e garage nelle tipiche abitazioni partenopee: i vasci.

            Immobiliare.it ha rilevato una nuova tendenza secondo cui:

            gli annunci relativi alla vendita di immobili commerciali rivelano che il 12% di questi locali riporta la dicitura “possibile la riconversione in abitazione”… così questi immobili si trasformano in piccoli loft cittadini, molto più piccoli e centrali delle ex strutture industriali che  da anni sono state trasformate in  abitazioni di pregio. Che piacciono, e tanto, perché permettono a chi compra di acquistare l’agognato bilocale, così ricercato nelle zone centrali delle città, ad un prezzo più basso (circa -10% sul prezzo medio, sia di vendita, sia d’affitto).

            L’attrattiva principale di questi locali è appunto la loro metratura, tra i 50 e i 100 mq: a quanto pare chi compra o affitta un mini loft ottiene un risparmio del 10% circa rispetto ad una “normale” unità abitativa di pari misura.

            E’ proprio il famoso sito di annunci immobiliare a segnalare la questione poichè tra i 700.000 annunci presenti sul portale la presenza di loft è cresciuta nell’ultimo anno,

            tra gli annunci del sito il numero di loft è cresciuto del 5% nell’ultimo anno, con +9% a Bologna e +7% a Torino. Milano e Roma, in cui il fenomeno non è nuovo, non registrano in questo periodo grandi cambiamenti.

            Stesso trend in ascesa è registrato dalle riconversioni delle soffitte. Questi locali vengono trasformati in unità abitative vere e proprie: anche qui uno degli incentivi principali è il risparmio.

            Se mancano di alcuni servizi, come l’ascensore, è possibile però risparmiare, nell’acquisto o nell’affitto, spendendo tra il 10 e il 20%rispetto ad un appartamento della stessa zona.

            Ovviamente esiste una normativa vigente da considerare. Se l’immobile è accatastato come C3 non è possibile né utilizzarlo come residenza né acquistarlo ottenendo le agevolazioni di un mutuo prima casa; per le mansarde, invece, occorre esser certi che abbia i requisiti per l’abitabilità. Il Testo Unico dell’edilizia presenta maggiori chiarimenti a riguardo, ma bisogna tener conto anche del piano regolatore del Comune di riferimento poiché è esso a determinare le procedure da seguire per ottenere il cambio catastale.

            Resta di fatto un opportunità da valutare con validi tecnici per la fattibilità e chiedere un preventivo ad un azienda per conoscere i costi di ristrutturazione a Napoli. Contattaci!

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              Bagni da incubo: come far scappare i tuoi clienti

              Ristrutturare il bagno del tuo locale può essere la soluzione che cerchi per incentivare i tuoi clienti a tornare sempre da te: il tuo bagno da incubo fa scappare i tuoi clienti.

              Quante volte ti sarà capitato di sentire commenti sul bagno poco carini e lamentele come “che schifo!”, “c’è cattivo odore”, “disgustoso”. Stai pur certo che questi sono i commenti che resteranno più impressi nella mente dei tuoi clienti. La toilette è soggetta a giudizio maggiore della sala stessa poiché per molti riflette lo stato di igiene e pulizia dell’intero locale, considerando anche che i tuoi clienti non hanno libero accesso alla cucina. L’importanza e le aspettative dell’utenza nei confronti del bagno restano un dato di fatto con cui confrontarsi.

              Partiamo innanzitutto dalle normative che riguardano il bagno di un locale pubblico: il numero di toilette in un bar o ristorante dipende dal numero di posti a sedere per i clienti e dalle dimensioni dello stesso; in linea di massima serve almeno un’unità igienica per ristoranti/bar fino a 60 posti a sedere, 2 unità divise per sesso per locali con posti a sedere compresi tra 61 e 150 e 4 diverse unità per locali con più di 150 posti a sedere. I bagni devono essere due e distinti per sesso, più il bagno degli handicappati. La larghezza dell’ingresso deve essere superiore a 90 cm, anche se per i locali storici sono previste deroghe che variano da Comune a Comune.

              Oltre alle necessità fisiologiche, un bagno assolve anche alle richieste estetiche della tua clientela e contribuisce a potenziare l’immagine del tuo locale, è il tuo modo di comunicare la pulizia e l’igiene del tuo servizio nonché un biglietto da visita fondamentale per il passaparola. Rendi la toilette un luogo diverso dal solito: di design o classico, purché personalizzato con dettagli che richiamano allo stile del locale, al nome, alla sua unicità. Scegli qualcosa che si faccia ricordare: piastrelle colorate, un disegno alle pareti, un’insegna divertente e spiritosa in linea con l’intero arredamento. Ovviamente anche tutto questo è inutile in assenza di impeccabile pulizia e buon odore e ricordate che i diffusori copri odore non sono mai una buona idea!

              Insomma, il tuo scopo deve essere far in modo che, chi esca dal bagno tornando al tavolo, esordisca sempre con: “oh ma hai visto il bagno?!”. Rendere memorabile il bagno del tuo locale è la chiave del successo. Sarà capitato anche a voi di pensar male del bagno del locale di qualcun altro?

              Hai bisogno di ristrutturare il bagno del tuo locale? Contattaci, un preventivo non costa nulla!

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                Chi e come può usufruire delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia?

                Le detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazione edilizia sono state prorogate al 31 dicembre c.a. con la Legge di Stabilità 2015. Sono stati prorogati gli ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici e gli incentivi per ristrutturazioni edilizie senza rimodulazione, bensì restando ai livelli attuali rispettivamente del 65% e del 50%. La conferma è arrivata recentemente dal Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine delle celebrazioni per i 50 anni dell’Autostrada del Sole.

                – Chi può usufruire della detrazione?

                Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato.
                L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:

                – proprietari o nudi proprietari

                – titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)

                – locatari o comodatari

                – soci di cooperative divise e indivise

                – imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce

                – soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

                Con circolare n. 20/2011 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che nel caso in cui la fattura e il bonifico siano intestati a un solo comproprietario ma le spese di ristrutturazione siano state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto che non risulti indicato nei predetti documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa da quest’ultimo sostenuta.

                Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se:

                – è stato immesso nel possesso dell’immobile

                – esegue gli interventi a proprio carico

                – è stato registrato il compromesso.

                Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.

                Grazie alla serietà pluriennale che ci contraddistingue e alla nostra trasparenza, potrete usufruire a pieno degli incentivi e delle detrazioni fiscali. Un preventivo non costa nulla!

                 

                ATTENZIONE: le indicazioni contenute nella presente guida potrebbero subire modifiche. E’ opportuno verificarle attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

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                  Ecobonus e Incentivi Ristrutturazioni prorogati nel 2015

                  Il momento giusto per ristrutturare la tua casa è adesso: la Legge di Stabilità 2015 prevede che siano prorogati gli ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici e gli incentivi per ristrutturazioni edilizie senza rimodulazione, bensì restando ai livelli attuali rispettivamente del 65% e del 50%. La conferma è arrivata recentemente dal Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine delle celebrazioni per i 50 anni dell’Autostrada del Sole.

                  L’Ecobonus del 65% prevede importi massimi che cambiano a seconda della tipologie di riqualificazione energetica: 100mila euro per la riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio, 60mila euro per interventi su pareti e infissi e per l’installazione di pannelli solari, 30mila euro per sostituire l’impianto di climatizzazione invernale (la caldaia). L’incentivo sulle ristrutturazioni edilizie ovvero la detrazione del 50% sulle stesse compre una spesa massima di 96mila euro per una singola unità immobiliare.  Agevolati al 50% anche gli interventi antisismici, sempre fino a un massimo di spesa di 96mila euro. C’è infine il Bonus Mobili, pari al 50% su una spesa massima di 10mila euro, che però deve riferirsi necessariamente a mobili o elettrodomestici destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione agevolata. I contribuenti che fruiscono degli incentivi per interventi di ristrutturazione edilizia possono fruire di un’ulteriore riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni) e  per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Tali spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2015.

                  La serietà pluriennale che ci contraddistingue vi permetterà di usufruire a pieno degli incentivi e delle detrazioni fiscali. Un preventivo non costa nulla!

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                    Vuoi sapere se hai diritto agli incentivi e come usufruirne? Leggi qui.