Riqualificazione energetica

Riqualificazione Energetica e Ristrutturazione step-by-step

Quando si pensa ad un intervento di ristrutturazione si immagina di solito qualche piccolo intervento e non il rinnovo completo di un edificio.  E’ consuetudine procedere con la ristrutturazione di una singola parte dell’edificio o la sostituzione di un singolo componente; il più delle volte questa scelta è dovuta ad un budget limitato. Così facendo non si segue un approccio orientato al futuro e la riqualificazione energetica viene trascurata.

E’ dall’idea di contrastare questa tendenza che nasce Il progetto EuroPHit. Portare l’efficienza energetica anche in piccoli interventi di ristrutturazione significa preventivarne ogni successiva operazione con un progetto che sia di ristrutturazione “step-by-step”. L’obiettivo finale è lo standard di efficienza a cui si vuole ambire ed ogni singolo intervento viene di conseguenza dimensionato e progettato.  In questo caso lo standard scelto prevede dei criteri ben definiti ed ha già dimostrato di poter portare a risparmi fino al 90% sul fabbisogno energetico per riscaldamento. Inoltre è uno standard che si adatta perfettamente all’integrazione con energie rinnovabili, in quanto il ridotto fabbisogno residuo dopo la ristrutturazione può essere in gran parte coperto da fonti rinnovabili ed energia pulita.

Sei aggiornato sulle ultime novità in fatto di Ecobonus? Noi ne abbiamo parlato in “Ecobonus: ultime novità

Un esempio di recupero e restauro: Palazzo Tenerani

Recupero e restauro

Una celebre frase recita “Roma non è stata costruita in un giorno” , figuriamoci quanto tempo serve per la sua manutenzione!

Non ci riferiamo solo alle opere di valore archeologico e culturale, ma anche a tutti gli edifici e i palazzi storici. Nel caso specifico, abbiamo letto con piacere su Ingegneri.info del recente risanamento della facciata di Palazzo Tenerani di Via Nazionale, 203 nel rione Monti a Roma e approvato dal MIBAC Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il Comune di Roma. Quando si riporta alla vita un edificio del passato è una vittoria per tutti.  Si tratta non solo di patrimonio immateriale di tutti, ma anche di decoro cittadino.

E voi, cosa ne pensate?

Ecobonus: ultime novità

Ecobonus: La parola agli architetti

In sede al Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc), queste figure professionali hanno espresso alcune criticità del provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità 2016.

“Se è infatti positivo aver confermato l’ecobonus ed averlo esteso all’amianto, così come aver stanziato fondi per l’efficientamento energetico nell’edilizia sociale (leggi tutto) è segno di miopia non averlo stabilizzato a tre anni per i condomìni, nè averlo reso accessibile ad Esco e imprese, per superare il problema dei condomìni incapienti”.

Noi avevamo già affrontato l’argomento in “Ecobonus e Incentivi Ristrutturazioni prorogati nel 2015“, ma se volete approfondire l’argomento vi consigliamo di leggere “Ecobonus, Architetti: divenga triennale e sia esteso ai condomìni“.

Ristrutturazione o Relooking alias “Lavata di faccia”

Ristrutturazioni o Relooking.

Oggi vorrei fare un po di chiarezza su ciò che si nasconde nel mercato delle ristrutturazioni.

Cominciamo giusto dal titolo: nei due termini citati si racchiudono tante differenze sostanziali che l’utente comune non sempre riesce a comprendere.

Con il termine Relooking di un’abitazione si indica quella seria di operazioni superficiali che consistono nel dare un aspetto più consono ad un abitazione oramai datata. Un esempio comune è la ritinteggiatura, la sostituzione dei sanitari, un pavimento nuovo appoggiato su quello esistente e piccoli interventi sulle murature interne. Lo scopo comune a tutte queste operazioni è un semplice rinnovo estetico. E’ un pò come portare la vecchia auto dal carrozziere e farla riverniciare: avrà un aspetto brillante, ma sarà sempre la stessa auto.

Una Ristrutturazione invece è qualcosa di più importante, è la somma di interventi che consentono ad una vecchia abitazione di essere al pari con le nuove. Tornando all’esempio dell’auto, è come se la vostra vecchia auto venisse riportata dal produttore che ve la trasforma in un modello nuovo al passo con le normative: nuovo motore, nuovi consumi, ecc.

Per dirla alla napoletana, se vi parlano di relooking, vi stanno offrendo una “lavata di faccia” della vostra abitazione, non vere e e proprie ristrutturazioni. Con questo non voglio demonizzare il relooking, sia chiaro, ma solo precisare che si tratta di interventi semplici e poco invasivi, molto utili per riposizionare sul mercato immobiliare costruzioni un pò datate.

Una ristrutturazione sottintende la volontà di modernizzare, di portare la propria abitazione al passo con i tempi, di colmare delle mancanze come ad esempio consumi legati alla coibentazione termica, impianti desueti, mancanza di domotica, interventi strutturali per adeguare sismicamente l’abitazione alle nuove tecnologie. La somma di tutto ciò può essere intesa come ristrutturazione.

Spero di aver reso l’idea e di averti regalato un punto di vista diverso rispetto a chi si ostina ad offrire relooking mascherati da ristrutturazioni. Se hai bisogno di un aiuto per portare nel futuro la tua vecchia abitazione non esitare a contattarci: saremo felici di seguirti nella tua avventura.

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    Come combattere la muffa in casa

    Come combattere la muffa in casa.

    Immaginiamo la scena: siete nella vostra bella casa, magari appena rimessa a nuovo, stesi sul divano a guardare la tv, alzate lo sguardo verso il soffitto e lì, quasi a guardarvi per schernirvi, c’è lei, la muffa.

    Combattere la muffa in casa non è una cosa da poco. Innanzitutto, bisogna capire a fondo di che tipo di problema si tratta. Eliminando le cause da infiltrazione d’acqua, la motivazione più comune della formazione della muffa è la condensa sull’intonaco. Essa può essere causata da due fattori: una temperatura superficiale troppo bassa e/o troppa umidità in casa per lunghi periodi. Quindi si tratta di valutare oggettivamente entrambi gli aspetti separatamente e poi cercare di incrociare i risultati. Il trucco sta nello scovare i punti della casa dove le temperatura delle pareti sono più fredde che non si vedono ad occhio nudo e in questo ci viene in aiuto la termografia ad infrarossi.

    Il metodo migliore per avere una panoramica generale delle temperature superficiali nella tua abitazione è senza dubbio la termografia ad infrarossi che misura le temperature superficiali e ti fornisce un’immagine in cui puoi capire quale punto risulta più freddo a causa di un ponte termico. Per capire il “tenore” di umidità in casa basta invece un’indagine con il termoigrometro, che misura la temperatura dell’aria e l’umidità relativa. Si tratta di un’analisi più lunga, ma anche relativamente più economica.

    come combattere la muffa in casa

    La termografia ad infrarossi può essere utilizzata per rilevare i ponti termici ovvero i punti in cui alcune parti della struttura sono a diretto contatto con l’esterno, solitamente travi pilastri, che risultano avere una temperatura minore rispetto al resto della casa, quindi per vedere i problemi dell’involucro edilizio legati alle dispersioni termiche che creano le giuste condizioni per la crescita delle muffe nonché analizzare tali problemi negli impianti di climatizzazione e ricambio d’aria.

    Nel caso di ponti termici si può intervenire coibentando le zone in questione con materiale termoisolante; il mercato del settore ci viene in aiuto con diversi materiali e diverse tecniche, da scegliere insieme ad un tecnico di fiducia per risolvere il problemi presentatisi.

    Per la grande presenza di umidità, valgono ancora i vecchi consigli della nonna di arieggiare i locali, aprendo le finestre anche d’inverno, fino all’abbassamento dell’umidità interna. Per gli amanti della domotica esistono areatori che possono essere collegati ad igrometri elettronici che al raggiungimento di una data soglia avviano i sistemi automatici di ricircolo dell’aria.

    Qualunque sia la soluzione è sempre bene farsi consigliare da un esperto e vagliare con lui le varie possibilità che offre il mercato e che soddisfano le vostre esigenze e budget.

    E tu, hai problemi di questo genere? Vuoi un consiglio? Non esitare a contattarci: tra tutte le richieste che arriveranno, ne sceglieremo alcune e risponderemo on line.  Continua a seguirci.

    Come scegliere il colore delle pareti di casa

    COME SCEGLIERE IL COLORE DELLE PARETI DI CASA.

    Se state pensando di ritinteggiare casa ma siete indecisi sulla tonalità del colore delle pareti, ecco a voi dei consigli utili che vi guideranno nella scelta e che vi chiariranno le idee.

    Come sappiamo il colore genera delle sensazioni, infatti parte della luce che lo genera viene riflessa dall’oggetto che essa colpisce e trasmessa all’interno dell‘occhio umano sotto forma di impulsi, influendo sulla psiche umana: quindi è bene sceglierlo in maniera accurata, specialmente nei luoghi dove passiamo la maggior parte del nostro tempo.

    Sin da bambini ci hanno insegnato a dividere i colori in PRIMARI e SECONDARI, divisibili a loro volta in CALDI e FREDDI.

    Sono colori CALDI il giallo, l’arancione, il rosso, le gamme di rosa e aranciati: associati alla positività, all’azione, alla sonorità.

    Sono colori FREDDI il viola, il blu, l’indaco, l’azzurro: possono esprimere calma, passività, negatività o spingere alla meditazione.

    Per ogni tipologia di abitazione, qualsiasi sia la stagione o la sua ubicazione, esistono delle nuance che si rivelano sempre le più adatte: per una casa al mareil bianco sarà vostro alleato così come tutte le sfumature dell’azzurro, dal turchese al blu notte; per la montagna, colori più rustici e caldi, che richiamino la natura del posto; in campagna si può optare per i toni dell’arancio, se preferite uno stile più classico, scegliendo un arredo arte povera oppure potreste dare un tocco vivace alle pareti con il verde menta  optando per uno stile shabby chic.

    Come scegliere il colore delle pareti di casa

    In città si può caratterizzare l’ambiente con i toni del beige o del grigio, ravvivando il tutto con accessori o elementi di arredo colorati e ricercati o rifarsi alla tendenza della stagione.

    Ma poiché con i colori di tendenza rischiereste di stancarvi, analizziamo ora i vari ambienti di cui è composta un’abitazione ed i toni maggiormente adatti ad ognuno di essi.

    Per prima cosa parliamo dell’ingresso e degli spazi di passaggio. Se avete a disposizione ambienti di modeste dimensioni è bene che essi siano tinteggiati con toni chiari come il beige, il grigio chiaro o il bianco, perché aiutano ad illuminare ed ingrandire visivamente lo spazio.

        Come scegliere il colore delle pareti di casa Come scegliere il colore delle pareti di casa

    Come scegliere il colore delle pareti di casa

    Per la cucina e la zona pranzo, per i più arditi, sono consigliabili tonalità di rosso (meglio il rosa corallo, il salmone o il pesca, se impiegato su superfici ampie) che richiamano il colore del fuoco; chi volesse avere un’atmosfera più equilibrata può optare per i toni del giallo, che stimolano la digestione. Se avete arredato la casa in stile moderno, per evitare un effetto “rustico” o “classico”, il consiglio è di dare un tono più forte ad una sola parete o, qualora ci fossero, ad elementi strutturali sporgenti quali travi o pilastri, richiamando con lo stesso colore alcuni elementi dell’arredo.

    Come scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casa

    Nella scelta dei legni dell’arredamento o anche del parquet, nella zona living ad esempio (lo stesso vale per gli altri ambienti), se si vuole evitare un effetto pesante, è bene usare con moderazione le tonalità scure del marrone, e scegliere delle tonalità calde, rosse o bionde che esprimono sicurezza e concretezza. Una volta scelto il colore di base per le pareti, per avere un effetto elegante ed armonioso, giocate con le sue sfumature, senza mescolare troppe tinte.

    Come scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casa

    Se abbiamo anche una stanza adibita a studio potremmo pensare di colorare una parete, quella più illuminata, in viola.  Ideale per studi di artisti, il viola, se luminoso, facilita la meditazione e l’ispirazione.

    Come scegliere il colore delle pareti di casa

    Passiamo ora al bagno, oggi sempre più pensato come un’isola del benessere, spesso arricchito da vasche idromassaggio e docce emozionali. Se vogliamo ottenere un effetto rinfrescante e rilassante come in una vera spa e siamo stanchi del solito bianco, meglio rifarsi alle tinte pastello, come il verde chiaro, l’azzurro o lavanda, ci aiuteranno a stimolare la tranquillità e rilassare i nervi.Come scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casa

    Tinte tenui sono consigliabili anche nella camera da letto, meglio evitare contrasti troppo forti perché la continua concentrazione e dilatazione della pupilla stanca l’occhio provocando spossatezza e mal di testa.

    Come scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casa
    Come scegliere il colore delle pareti di casaCome scegliere il colore delle pareti di casa

    È importante ricordare quando scegliamo una tinta, che non è solo una macchia ma bensì qualcosa di vivo che cambia con la luce e l’ambiente che la circonda. Più sarà chiara la nuance delle pareti poste frontali alle finestre, maggiore  sarà la luminosità da esse emanata.

    MAI sottovalutare il gusto personale, ognuno di noi ha colori preferiti che agiscono beneficamente sulle proprie emozioni, quindi è bene scegliere in base a quello che sentiamo.

    Superata la fase di scelta entra in gioco un altro fattore, forse il più importante: l’effetto del colore sulle pareti. Esso è un utile strumento per la creazione e per la correzione dei volumi (ad esempio il rosso amplifica e il blu diminuisce), infatti i difetti di proporzione negli ambienti possono essere attenuati con semplici espedienti:

    • Se il soffitto della stanza è troppo ALTO e rovina le proporzioni della stanza, lo si può dipingere di scuro e lasciare le pareti chiare o farlo continuare sulla parte più alta di esse, oppure scegliere un pavimento scuro e lasciare le pareti di un candido bianco. Soffitto e pavimento scuro si attraggono e l’ambiente appare più basso.Come scegliere il colore delle pareti di casa
    • Se la stanza è troppo piccola e bassa, è bene utilizzare un pavimento chiaro accostando ad esso pareti chiare in tinta unita, evitando porte scure che frazionano visivamente la superficie. Se il soffitto avrà una gradazione di colore più chiara delle pareti, la stanza sembrerà ancora più alta.

    Come scegliere il colore delle pareti di casa

    • Quando la stanza è troppo lunga e stretta possiamo utilizzare il trucco chiaro/scuro, colorando con toni freddi e chiari le superfici frontali troppo vicine ( i colori freddi sembrano allontanarsi) e dipingendo con toni più caldi le pareti da ravvicinare.

    Come scegliere il colore delle pareti di casa

    Ricordiamo che per tutti gli ambienti piccoli è preferibile il bianco, che ci permette di donare vivacità attraverso arredi colorati, tende, tappeti, quadri. Ma l’austerità del bianco a volte è un’arma a doppio taglio, è infatti importante precisare che i volumi e le forme dell’abitazione saranno enfatizzati, così anche gli errori costruttivi (qualora dovessero esserci), e che, se non illuminato da luce diretta, può assumere visivamente i toni del grigio.

    Arrivati a questo punto, non vi resta che scegliere bene dalla tavolozza e contattarci! Un preventivo è sempre gratuito.

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      Finanziamenti per la ristrutturazione delle strutture ricettive.

      Finanziamenti per la ristrutturazione delle strutture ricettive finalmente in arrivo: si tratta di un credito d’imposta del 30% che permetterà il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva nonché delle destinazioni turistiche stesse.

      Cari albergatori, quante volte avete pensato di dare una svecchiata alla vostra struttura, ma avete dovuto rinunciare a causa di budget ridotti? Quante volte avreste voluto ristrutturare quei bagni alla moda negli anni ’70? E quanti interventi che invece vi sono sembrati “non indispensabili” sono poi stati causa di recensioni negative sui social network? A voi e a tutti coloro che credono sia arrivato il momento di ristrutturare la propria struttura ricettiva sono rivolti i finanziamenti del Decreto Cultura.

      Entrato in vigore agli inizi di giugno, il Decreto Cultura, l’importante provvedimento posto a tutela di beni culturali e volto ad implementare turismo e digitalizzazione, prevede crediti di imposta del 30% per ristrutturazione e lavori di digitalizzazione nel settore turistico. I soggetti sono tutte le imprese alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2012.

      Per la riqualificazione, la natura dei finanziamenti è pari ad un credito d’imposta nella misura del 30% delle spese sostenute fino a un massimo di 200.000€, ripartito in tre quote annuali di pari importo, utilizzabile a partire da gennaio 2015. Le spese sostenute dovranno riguardare interventi di ristrutturazione edilizia, di eliminazione delle barriere architettoniche o di incremento dell’efficienza energetica.

      Per quanto riguarda la digitalizzazione ovvero l’introduzione di nuove tecnologie all’interno delle strutture ricettive, il credito d’imposta sarà sempre pari al 30% dei costi sostenuti per investimenti e attività di sviluppo (esclusi i costi di intermediazione commerciale), fino a un massimo complessivo di 12.500 euro. Anche qui, la ripartizione dei finanziamenti sarà sempre in tre quote annuali di pari importo. Le spese sostenute dovranno riguardare interventi di implementazione tecnologica, dalla creazione di siti web ottimizzati per il sistema mobile ai servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale, nonché alla formazione del titolare o del personale dipendente.

      Inoltre, tale credito d’imposta non concorre alla formazione dell’imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP.

      Se anche tu vuoi approfittare dei finanziamenti e cerchi un’impresa campana affidabile ed efficiente, contattaci! Un preventivo è sempre gratuito.

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