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Come combattere la muffa con 5 metodi fai da te

Muffa no problem con 5 metodi fai-da-te, per combattere piccoli fenomeni senza spendere un patrimonio

Di recente abbiamo parlato di come combattere la muffa. Abbiamo trattato questo argomento “Come combattere la muffa in casa”.

Oggi vogliamo rivedere qualche metodo fai-da-te per problemi poco estesi a cui poter porre rimedio in maniera del tutto autonoma.

Tra i consigli della nonna che girano in rete e passaparola ne ho selezionati questi 5:

  1.  Il più diffuso e conosciuto è l’uso della candegina, ha un effetto immediato nell’igienizzare la zona da trattare, si è soliti spruzzare il prodotto assoluto o diluito in acqua con uno spruzzino e/o tamponare il tutto con panno imbevuto con stessa soluzione. La muffa tenderà a sparire in breve tempo lasciando la parete pulita, non è sicuramente un azione da ripetere nel tempo visto la seria possibilita di rovinare le vernici presenti peggiorando la situazione ed è molto pericoloso per la saluta da maneggiare con molta cura tenendo l’ambiente molto arieggiato.

  2. Ho poi trovato un altro articolo che suggerisce l’uso di bicarbonato,   attraverso una miscela da potersi auto preparare a casa in una bottiglietta d’acqua, utilizzando 2 cucchiai di sale fino, 2 di bicarbonato, 2 cucchiai di acqua ossigenata 40 volumi,  agitando il tutto prima dell’uso. Si otterra cosi un efficace spray naturale da applicare su muri e piastrelle che sfrutta i principi naturali battericidi del bicarbonato.  suggerisce anche un tocco di classe per profumare il tutto con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale di limone, oppure lavanda.

  3. Un  altro suggerimento è quello di tenere costante la temperatura in tutta la casa evitando di avere zone fredde, sulle quali potrebbe formarsi condensa e lasciare attecchiere la muffa, una disposizione errata di riscaldamenti, ponti termici o infissi ormai vecchi potrebbero essere tra le cause scatenanti.

  4. In bagno e cucina arieggiare abbondantemente gli ambienti lasciando uscire i vapori derivante dal loro normale uso, prevenendo e abbassando la presenza di umidità degli ambienti, anche areatori elettrici e/o deumidificatori possono dare una grande mano.

  5. Posizionare armadi e divani lasciando un pò di spazio dalle pareti è un buon metodo che  permette di circolare uniformemente l’aria quel tanto che basta per prevenire spiacevoli situazioni.

Ok perfetto ora che hai i 5 metodi fai da te potrai sbizzarrirti nel  provare a risolvere il problema in modo economico, sicuramente saranno risolutivi nell’immediato, ma la muffa non è il problema ma solo la manifestazione di un altra causa che nel maggior parte dei casi dovrà essere studiata in modo da comprendere bene le causae e scegliere la soluzione d’intervento risolutiva.

Spero ti siano utili questi suggerimenti, se ti occorre altro scrivi un commento oppure contattaci.

Al prossimo articolo ciao.

I mille usi della termografia

Termografia – Scopriamo insieme in quante situazioni  può esserci utile.

Che la termografia sia molto versatile tanto da essere usata per diversi scopi mi è sempre stato chiaro, dalla verifica dell’intonaco distaccato, ai ponti termici,  dalla ricerca di perdite da condutture,  alle infiltrazioni d’acqua e tanto altro,  i tecnici che hanno seguito dei corsi appositi di diversi gradi e difficoltà vengono istruiti sulle diverse possibilità di analisi che permette questo esame.

Nei nostri lavori tra Napoli e Caserta capita spesso di consigliare preventivamente ai nostri cliente un analisi termografica per poi decidere la tipologia d’intervento in modo da preventivare precisamente lo stesso.

Ammetto che nonostante sia abituato a questo prezioso strumento resto lo stesso sorpreso nel vedere questo specifico uso che porta alla luce nuovi risvolti su di un opera ancora avvolta nel mistero “Piramide di Cheope”.

Magari non avrai una piramide e nemmeno vorrai acquistarla ma potrebbe risultare comunque utile anche per la tua abitazione una verifica preventiva svolta una termografia, per verificare diverse problematiche legate all’involucro, permettendo di analizzarle e risolverle .
Chiedimi come Info@cpmcostruzioni.com

Come combattere la muffa in casa

Come combattere la muffa in casa.

Immaginiamo la scena: siete nella vostra bella casa, magari appena rimessa a nuovo, stesi sul divano a guardare la tv, alzate lo sguardo verso il soffitto e lì, quasi a guardarvi per schernirvi, c’è lei, la muffa.

Combattere la muffa in casa non è una cosa da poco. Innanzitutto, bisogna capire a fondo di che tipo di problema si tratta. Eliminando le cause da infiltrazione d’acqua, la motivazione più comune della formazione della muffa è la condensa sull’intonaco. Essa può essere causata da due fattori: una temperatura superficiale troppo bassa e/o troppa umidità in casa per lunghi periodi. Quindi si tratta di valutare oggettivamente entrambi gli aspetti separatamente e poi cercare di incrociare i risultati. Il trucco sta nello scovare i punti della casa dove le temperatura delle pareti sono più fredde che non si vedono ad occhio nudo e in questo ci viene in aiuto la termografia ad infrarossi.

Il metodo migliore per avere una panoramica generale delle temperature superficiali nella tua abitazione è senza dubbio la termografia ad infrarossi che misura le temperature superficiali e ti fornisce un’immagine in cui puoi capire quale punto risulta più freddo a causa di un ponte termico. Per capire il “tenore” di umidità in casa basta invece un’indagine con il termoigrometro, che misura la temperatura dell’aria e l’umidità relativa. Si tratta di un’analisi più lunga, ma anche relativamente più economica.

come combattere la muffa in casa

La termografia ad infrarossi può essere utilizzata per rilevare i ponti termici ovvero i punti in cui alcune parti della struttura sono a diretto contatto con l’esterno, solitamente travi pilastri, che risultano avere una temperatura minore rispetto al resto della casa, quindi per vedere i problemi dell’involucro edilizio legati alle dispersioni termiche che creano le giuste condizioni per la crescita delle muffe nonché analizzare tali problemi negli impianti di climatizzazione e ricambio d’aria.

Nel caso di ponti termici si può intervenire coibentando le zone in questione con materiale termoisolante; il mercato del settore ci viene in aiuto con diversi materiali e diverse tecniche, da scegliere insieme ad un tecnico di fiducia per risolvere il problemi presentatisi.

Per la grande presenza di umidità, valgono ancora i vecchi consigli della nonna di arieggiare i locali, aprendo le finestre anche d’inverno, fino all’abbassamento dell’umidità interna. Per gli amanti della domotica esistono areatori che possono essere collegati ad igrometri elettronici che al raggiungimento di una data soglia avviano i sistemi automatici di ricircolo dell’aria.

Qualunque sia la soluzione è sempre bene farsi consigliare da un esperto e vagliare con lui le varie possibilità che offre il mercato e che soddisfano le vostre esigenze e budget.

E tu, hai problemi di questo genere? Vuoi un consiglio? Non esitare a contattarci: tra tutte le richieste che arriveranno, ne sceglieremo alcune e risponderemo on line.  Continua a seguirci.