Tutti gli articoli di Cipriano Caterino

Sono Cipriano Caterino, socio e responsabile di "Cpm Costruzioni", mi occupo di edilizia dal 99, ho maturato esperienza nella gestione di opere pubbliche sul territorio nazionale, approfondito il settore costruzioni e ristrutturazioni con la realizzazione e vendita di immobili in conto proprio e il riutilizzo di diversi complessi abitativi a uso commerciale e privato. Sempre attento alle nuove tecnologie, divido le mie giornate tra cantieri, corsi di formazione e contatti con clienti e fornitori. Svolgo il mio lavoro con passione e dedizione ed amo consigliare i miei clienti per fornire loro la soluzione migliore.

Porte per alberghi a casa tua, perchè nò?

Negli hotel è più che mai necessario creare ambienti accoglienti e funzionali, ma che contemporaneamente garantiscano alti livelli di protezione e comfort. Da oggi l’esperienza acquisita nel settore alberghiero e turistico-ricettivo per quanto riguarda le porte è disponibile anche a casa tua. L’alta qualità ed affidabilità delle porte prodotte per settori professionali sarà disponibile anche per te.

Ti starai chiedendo perché tu debba avere un prodotto altamente professionale duraturo e di impatto estetico all’interno della tua abitazione? Quello che noi ci chiediamo è “perché no?!”

Perché per un prezzo leggermente più alto non scegliere delle porte pensate per resistere nel tempo, per un uso continuo ed intenso, progettate tenendo in considerazione il comfort e la durabilità ed utilizzando materiali di altissima affidabilità. Oggi hai la possibilità, con un piccolo investimento, di avere una qualità senza paragoni, acquistando un’esperienza di anni di produzione di porte “professionali”. Sono porte all’apparenza esteriore uguali al resto delle altre, ma la differenza è nell’alto contenuto tecnologico, come la resistenza al fuoco di alcuni modelli da montare magari in cucina e come l’alto isolamento acustico per bagni e camere da letto.

Collaboriamo con un’azienda italiana che lavora da anni principalmente nel settore turistico-ricettivo e grazie a loro potrai portare a casa tua una qualità senza paragoni, porte solide pensate per durare a lungo, con cerniere in acciaio a scomparsa e serratura con aggancio magnetico in dotazione base. Inoltre, parliamo di porte personalizzabili con migliaia di combinazioni differenti e nulla di precostituito, una porta fatta sulle tue esigenze e quelle della tua abitazione.

Non dimenticare delle detrazioni per ristrutturazione edilizie del 50% e ricorda che con un finanziamento potrai pagare anche in comode rate.

Se sei curioso di conoscere il costo, comprensivo di trasporto e montaggio, contattaci : il preventivo è sempre gratuito!

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    Opere Pubbliche: Expo 2015

    Le opere pubbliche realizzate in occasione dell’Expo 2015 a Milano hanno creato scalpore sia per la loro imponenza sia per i ritardi e gli sprechi accumulati. Circa 1 milione di metri quadri di estensione, un team di professionisti internazionali, come Stefano Boeri, Ricky Burdett, Jacques Herzog, William Mc Donough, Joan Busquets, ed un progetto di dimensioni colossali che si sviluppa su due assi ortogonali, che richiamano il Cardo e il Decumano di una città romana circondata da spazi verdi e dall’acqua, quasi come un’isola: un’opera pubblica che senza dubbio rimarrà negli annali. La struttura del sito espositivo di Expo Milano 2015 rappresenta e sviluppa il Tema dell’evento ovvero “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Le due direttrici riprendono l’allineamento storico del Parco Sempione: il Decumano, con una larghezza di 36 metri e uno sviluppo di 1,5 chilometri, si muove dal centro verso la periferia, il Cardo, con i suoi 350 metri, rappresenta l’unione dell’anello dei parchi.

    opere pubbliche expo 2015

    Per tutto il periodo dello svolgimento della manifestazione, dal 1 maggio al  31 ottobre 2015, la circolazione su Cardo e Decumano sarà solo pedonale, ad eccezione dei mezzi di servizio e di soccorso.

    L’intera manifestazione si propone come un giro del mondo emozionate e ricco di sorprese. Ogni Padiglione è un viaggio nella cultura e nelle tradizioni di un popolo, soprattutto nei profumi e nei cibi. Attrazioni, spettacoli, architettura, design, sapori, natura e scienza si uniscono in un unico spazio espositivo che rappresenta una delle maggiori opere pubbliche italiane. L’evento è destinato ad avere ripercussioni positive sul territorio, in particolare sul turismo.

    Durante la realizzazione delle opere pubbliche descritte, non sono mancate le critiche e i malumori, soprattutto quando è parso che le infrastrutture non sarebbero state pronte per tempo. L’insufficienza delle aree di parcheggio è stata una delle prime criticità da affrontare. L’operazione “camouflage” destinata a tappezzare le zone non finite nei tempi previsti testimonia che l’ingranaggio si è bloccato in qualche punto, ma non sta a noi scoprire le motivazioni. La magistratura è già presente sulla questione e farà ulteriore luce a breve.

    Crediamo che la progettazione non debba essere fine a sè stessa, ma servire ad uno scopo, ad una funzione e tutto deve essere visto con l’occhio realizzativo e di cantiere. Ci duole constatare che molte volte chi progetta non ha grandi esperienze esecutive ed è da questo che nascono una serie di problematiche esecutive da risolvere contemporaneamente allo svolgimento dei lavori.

    Da questo si evince l’importanze della comunicazione e dell’intervento di tutte le figure all’interno della progettazione per avere fin dalla fase iniziale un riscontro reale sulle problematiche da affrontare. Questo è quello che facciamo dal 1999: interfacciarci con i vari progettisti, immaginare il lavoro finito e segnalare le varie criticità che si possono riscontrare durante la realizzazione.

    Queste capacità acquisite in più di un decennio, realizzando le opere pubbliche piu disparate tra loro, hanno permesso di accumulare un’esperienza tale da poter affrontare per tempo e porre rimedio ancor prima di cominciare un’opera, potendo affermare che la realizzazione sarà senza sorprese. Di solito i costi elevati non derivano tanto da una variante ma dai tempi e dalle spese che si sostengono sui cantieri. Immaginate operai mezzi fermi in attesa di una modifica: mentre i giorni passano i costi restano.

    Noi abbiamo un’esperienza maturata in quasi 20 anni nelle gestione delle grandi opere su tutto il territorio nazionale che ci permette di essere il partner solido ed ideale nella realizzazione di opere pubbliche che stai  cercando. Contattaci!

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      Aprire un bed & breakfast: come ristrutturare il tuo appartamento

      La richiesta di soggiorni presso B&B è in costante crescita in Italia. Anche tu hai pensato di aprire un bed & breakfast e non sai come ristrutturare il tuo appartamento? Un bed & breakfast è un modo sicuro e redditizio di affittare le stanze inutilizzate della tua abitazione: potrai guadagnare e conoscere sempre persone nuove. Che ne pensi?

      Secondo la normativa vigente, costituiscono attività ricettive a conduzione familiare ovvero bed & breakfast le strutture ricettive gestite da privati che utilizzano parte della propria abitazione, con periodi di apertura annuali o stagionali e con un numero di camere e letti limitati, sulla base di leggi regionali di settore o di regolamenti comunali specifici. Quindi la prima cosa da fare è consultare la specifica legge regionale in materia.

      Tutte le Regioni chiedono che gli immobili utilizzati per il B&B siano in regola con i requisiti urbanistico-edilizi, igienico-sanitari e di sicurezza prescritti per le abitazioni. E’ prevista una superficie minima in rapporto ai posti letto e gli ospiti devono poter accedere alla propria stanza senza attraversare le zone destinate alla famiglia.
      Anche i bagni devono offrire attrezzature minime e almeno un bagno ad uso esclusivo degli ospiti quando viene superato un certo numero di camere o posti letto. Talvolta è richiesto che il titolare del B&B abbia la residenza (o il domicilio durante il periodo di apertura del B&B) presso la struttura; è quantomeno necessaria la completa reperibilità.

      Bisogna rendere l’ambiente accogliente: chi scegli di viaggiare soggiornando nei bed & breakfast sceglie di convivere con le persone del posto, di condividere lo stile di vita del luogo, si aspetta quindi un’accoglienza calorosa. Sarà importante avere un’ampia sala per fare colazione insieme e magari anche una sala TV.

      Affittare una o più camere della propria abitazione è non solo conveniente dal punto di vista economico, ma anche molto stimolante dal punto di vista umano: si conoscono persone da tutto il mondo, si fa amicizia e si scambiano esperienze. Sfruttare parte della propria casa come B&B lascia maggiore libertà rispetto ad un affitto fisso e permette di non avere obblighi contrattuali.

      Dunque cosa aspetti? Contattaci per un preventivo gratuito per trasformare le tue stanze inutilizzate in una fonte di reddito sicura e duratura!

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        Incentivi fiscali per le ristrutturazioni… Realtà o farsa?

        Sono veramente utili gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e serviranno per far ripartire l’edilizia? E’ proprio questo di cui ha bisogno il mercato?

        Ecco cosa pensavano accadesse con gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni

        Analizzando l’intento del governo, questi interventi sarebbero dovuti servire per sbloccare un mercato stagnante da un po’ di anni e far ripartire tutto il comparto sperando che facesse da traino anche all’indotto movimentando un po’ l’intero mercato nazionale.

        Cosa si è perso di vista?

        Nonostante le ottime intenzioni, come sempre chi fa le leggi ignora i problemi del settore che intende aiutare. Infatti, secondo mio modesto avviso, per permettere il rilancio del settore si dovrebbero analizzare anche i motivi della stagnazione del mercato. Questi sono da ricercare fondamentalmente in 2 fattori: disponibilità del credito o accesso ad esso e regolamentazione del mercato. A guardare la legge, si ha l’idea che il governo pensi che gli Italiani abbiano le tasche piene e gli servissero degli  incentivi fiscali sulle ristrutturazioni per convincerli a tirarli fuori. Molto probabile sia cosi per pochi italiani, ma non per molti, anche perchè gli interventi più necessari riguardano abitazioni private o condomini abitati dalla classe media.

        Cosa invece succede?

        Ci sono molti casi in cui aziende e imprese si sostituiscono ad un ente di finanziamento, dilazionando l’intervento in pagamenti mensili, ma siamo sicuri che questo sia giusto? Ci chiediamo se il governo insieme agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni o in sostituzione non avesse potuto garantire l’erogazione di finanziamenti agevolati permettendo l’accesso al credito a chi in questo momento ne ha bisogno per sistemare un patrimonio immobiliare obsoleto e fatiscente.

        Lo capiranno?

        Quindi alla fine siamo ancora al palo: usufruiranno di questa legge o incentivo le persone che hanno possibilità proprie quindi una piccola minoranza, con un impatto reale molto minimo e tutti gli altri resteranno in attesa del prossimo giro.

        Il problema non è detrarre il 50% o il 65% in 10 anni dell’ammontare del lavoro tramite gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni,  ma trovare il denaro da anticipare per i lavori da farsi o permettere un facile accesso tramite gli istituti di credito. 

         

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          Riconvertire garage e locali commerciali: ristrutturazioni a Napoli

          In chiave moderna, potremmo definire ristrutturazioni a Napoli le riconversioni di locali commerciali e garage nelle tipiche abitazioni partenopee: i vasci.

          Immobiliare.it ha rilevato una nuova tendenza secondo cui:

          gli annunci relativi alla vendita di immobili commerciali rivelano che il 12% di questi locali riporta la dicitura “possibile la riconversione in abitazione”… così questi immobili si trasformano in piccoli loft cittadini, molto più piccoli e centrali delle ex strutture industriali che  da anni sono state trasformate in  abitazioni di pregio. Che piacciono, e tanto, perché permettono a chi compra di acquistare l’agognato bilocale, così ricercato nelle zone centrali delle città, ad un prezzo più basso (circa -10% sul prezzo medio, sia di vendita, sia d’affitto).

          L’attrattiva principale di questi locali è appunto la loro metratura, tra i 50 e i 100 mq: a quanto pare chi compra o affitta un mini loft ottiene un risparmio del 10% circa rispetto ad una “normale” unità abitativa di pari misura.

          E’ proprio il famoso sito di annunci immobiliare a segnalare la questione poichè tra i 700.000 annunci presenti sul portale la presenza di loft è cresciuta nell’ultimo anno,

          tra gli annunci del sito il numero di loft è cresciuto del 5% nell’ultimo anno, con +9% a Bologna e +7% a Torino. Milano e Roma, in cui il fenomeno non è nuovo, non registrano in questo periodo grandi cambiamenti.

          Stesso trend in ascesa è registrato dalle riconversioni delle soffitte. Questi locali vengono trasformati in unità abitative vere e proprie: anche qui uno degli incentivi principali è il risparmio.

          Se mancano di alcuni servizi, come l’ascensore, è possibile però risparmiare, nell’acquisto o nell’affitto, spendendo tra il 10 e il 20%rispetto ad un appartamento della stessa zona.

          Ovviamente esiste una normativa vigente da considerare. Se l’immobile è accatastato come C3 non è possibile né utilizzarlo come residenza né acquistarlo ottenendo le agevolazioni di un mutuo prima casa; per le mansarde, invece, occorre esser certi che abbia i requisiti per l’abitabilità. Il Testo Unico dell’edilizia presenta maggiori chiarimenti a riguardo, ma bisogna tener conto anche del piano regolatore del Comune di riferimento poiché è esso a determinare le procedure da seguire per ottenere il cambio catastale.

          Resta di fatto un opportunità da valutare con validi tecnici per la fattibilità e chiedere un preventivo ad un azienda per conoscere i costi di ristrutturazione a Napoli. Contattaci!

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            Bagni da incubo: come far scappare i tuoi clienti

            Ristrutturare il bagno del tuo locale può essere la soluzione che cerchi per incentivare i tuoi clienti a tornare sempre da te: il tuo bagno da incubo fa scappare i tuoi clienti.

            Quante volte ti sarà capitato di sentire commenti sul bagno poco carini e lamentele come “che schifo!”, “c’è cattivo odore”, “disgustoso”. Stai pur certo che questi sono i commenti che resteranno più impressi nella mente dei tuoi clienti. La toilette è soggetta a giudizio maggiore della sala stessa poiché per molti riflette lo stato di igiene e pulizia dell’intero locale, considerando anche che i tuoi clienti non hanno libero accesso alla cucina. L’importanza e le aspettative dell’utenza nei confronti del bagno restano un dato di fatto con cui confrontarsi.

            Partiamo innanzitutto dalle normative che riguardano il bagno di un locale pubblico: il numero di toilette in un bar o ristorante dipende dal numero di posti a sedere per i clienti e dalle dimensioni dello stesso; in linea di massima serve almeno un’unità igienica per ristoranti/bar fino a 60 posti a sedere, 2 unità divise per sesso per locali con posti a sedere compresi tra 61 e 150 e 4 diverse unità per locali con più di 150 posti a sedere. I bagni devono essere due e distinti per sesso, più il bagno degli handicappati. La larghezza dell’ingresso deve essere superiore a 90 cm, anche se per i locali storici sono previste deroghe che variano da Comune a Comune.

            Oltre alle necessità fisiologiche, un bagno assolve anche alle richieste estetiche della tua clientela e contribuisce a potenziare l’immagine del tuo locale, è il tuo modo di comunicare la pulizia e l’igiene del tuo servizio nonché un biglietto da visita fondamentale per il passaparola. Rendi la toilette un luogo diverso dal solito: di design o classico, purché personalizzato con dettagli che richiamano allo stile del locale, al nome, alla sua unicità. Scegli qualcosa che si faccia ricordare: piastrelle colorate, un disegno alle pareti, un’insegna divertente e spiritosa in linea con l’intero arredamento. Ovviamente anche tutto questo è inutile in assenza di impeccabile pulizia e buon odore e ricordate che i diffusori copri odore non sono mai una buona idea!

            Insomma, il tuo scopo deve essere far in modo che, chi esca dal bagno tornando al tavolo, esordisca sempre con: “oh ma hai visto il bagno?!”. Rendere memorabile il bagno del tuo locale è la chiave del successo. Sarà capitato anche a voi di pensar male del bagno del locale di qualcun altro?

            Hai bisogno di ristrutturare il bagno del tuo locale? Contattaci, un preventivo non costa nulla!

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              Crolla il soffitto di una scuola elementare ad Ostuni – Cosa è successo?

              Oggi è stato impossibile non vedere la notizia riguardante il “Crolla il soffitto di una scuola elementare ad Ostuni” quindi ritagliandomi un pò di tempo mi sono messo alla ricerca delle varie notizie in merito, per cercare di capire i fatti.

              La cosa che più risaltava e m’incuriosiva dai titoli era  che la scuola fosse stata da poco ri-inaugurata dopo una ristrutturazione e che quindi poteva sembrare strano l’accaduto.

              Come può crollare il soffitto dopo una ristrutturazione ?

              Nell’immaginario comune ristrutturare un immobile significa rimetterlo a nuovo o cmq riportare tutti i suoi elementi a nuova vita, ma basta fare un po’ di auto analisi in tutta coscienza per capire che il 99% delle ristrutturazioni riguardano interventi su cose visibili o palesemente rovinate o quindi, come dicono a Napoli, la maggior parte delle ristrutturazioni servono a fare  “na lavat e faccia”, e non propriamente a verificare e ricondizionare al nuovo l’intero stabile.

              Un esempio? Quanti di voi hanno ridipinto casa? Eppure nessuno credo ha pensato di verificare la tenuta dell’intonaco.

              Vi assicuro che molte volte le nostre maestranze notano questi problemi ma il più delle volte il proprietario ci suggerisce di passare oltre tanto “finché regge regge”, facendoci faticare non poco nel far comprendere l’importanza di intervenire per tempo e di non vanificare anche il nuovo lavoro con problemi che possono derivare da un mancato intervento sull’esistente.

               

              Cosa può essere successo?

              Certo, siamo nel campo delle ipotesi e della buona fede, ma tutto è in mano alla magistratura che vaglierà i dati,  forse molto  semplicemente il solaio si presentava in buono stato prima e durante i lavori, circostanze che hanno ingannato tecnici ed impresa facendogli pensare fosse sano. Quindi durante i lavori si saranno limitati nel tinteggiare quella parte di solaio. Se vogliamo essere malfidati,  l’impresa ha eseguito male l’opera oppure ha semplicemente evitato di rifare quella zona fingendo di averla fatta. Un’impresa che sia meritevole di fiducia è cosa molto importante in questo ambito visto che sono tante le cose che possono sfuggire alla vostra supervisione.

               

              Come si può evitare una cosa simile?

              Diciamo che prima di effettuare un progetto si dovrebbe avere uno stato di fatto attendibile, che non sia effettuato solo a vista perchè come (forse e sottolineo forse) in questo caso può indurre allo sbaglio. Ci sono verifiche da dover fare, dalla più semplice e banale bussatura preventiva su tutto l’intonaco, che attraverso il rumore prodotto restituirebbe la solidità dello stesso, alla termografia dei luoghi che individuerebbe sacche di vuoto al di sotto dell’intonaco grazie alle differenze termiche che potrebbero ravvisare un distacco. Successivamente riportare su pianta tutte le zone che hanno restituito dei valori non soddisfacenti cosi d’avere un prospetto chiaro e preciso delle zone ammalorate permettendo di quantificare precisamente l’intervento

               

              Perché non viene fatto?

              Non so sinceramente in questo caso se queste verifiche siano state fatte, di certo  in ambito privato quando proviamo a spiegare l’utilità di questi interventi non viene recepito immediatamente dal cliente che non essendo addentro a determinati tecnicismi tende a valutare come una spesa l’intervento e non come una cosa utile. Queste operazioni hanno un loro costo, ma la loro utilità  è indubbia specialmente in fase di progettazione per restituire uno stato di fatto attendibile dal quale poter eliminare e affrontare per tempo questi episodi.

               

              Di chi è la colpa?

              Come sempre in Italia la colpa sarà un po di tutti, ma di nessuno in particolare. Gli inquirenti avranno come sempre il loro bel da fare per sbrogliare la matassa.

              Per fortuna non ci sono stati morti, ma credo siano situazioni comuni a molti immobili sia pubblici che privati ed è il caso di organizzarsi per tempo per intervenire e porre rimedio nel migliore dei modi.

              Se pensi di aver bisogno di una verifica simile e sei in provincia di Caserta, Napoli,  Avellino, Salerno o Benevento contattaci per una consulenza gratuita e decideremo insieme la migliore soluzione da adottare.

               

               

              Isolamento acustico e risparmio energetico: soluzioni intelligenti

              Non tutti sanno che isolamento acustico e risparmio energetico vanno di pari passo: una corretta coibentazione termica ed acustica infatti comporta notevoli risparmi in termini energetici ed economici.

              Negli ultimi anni è fortunatamente cresciuta l’attenzione rivolta al tema dell’ambiente e del risparmio energetico. Il concetto di risparmio energetico comprende una serie di comportamenti molto diversi tra loro, che spaziano dal piccolo gesto quotidiano all’intera progettazione della propria abitazione. Si può infatti definire come l’insieme di abitudini e interventi che permettono di ridurre i consumi di energia: tra queste possiamo inserire anche l’isolamento termico e quello acustico.
              Il rumore è diventato una delle principali fonti di inquinamento e l’esposizione prolungata allo stesso può essere causa di perdita di sonno e benessere.

              Un buon isolamento termico ed acustico contribuisce in maniera determinante alla massimizzazione del risparmio energetico di un’abitazione dato il conseguente risparmio in termini di emissione di CO2 e riduzione dei consumi energetici. Al ridotto consumo energetico segue ovviamente un risparmio economico: proviamo a fare un esempio. Di tutta l’energia utilizzata in una stagione per riscaldare a 20°C e condizionare a 26 ° C un intero edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre) ed una parte dall’impianto stesso. Ne consegue che i nostri alloggi sprecano quotidianamente molta energia e le nostre bollette continuano ad aumentare inutilmente.

              Se vi state chiedendo quanto siano costosi gli interventi di coibentazione rispetto a quanto risparmierete sulla bolletta, non vi resta che contattarci!

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                Ristrutturare il proprio appartamento: è necessario informare i vicini?

                Nel ristrutturare il proprio appartamento è fondamentale mantenere rapporti cordiali con i vicini. Cosa bisogna fare dunque in caso di ristrutturazione di un appartamento ubicato in condominio per salvaguardare i rapporti di buon vicinato e rispettare la legge?

                La risposta non è univoca perché varia di caso in caso anche in relazione alla tipologia d’intervento. Innanzitutto è necessario leggere il regolamento di condominio per controllare la disciplina delle parti comuni (si pensi all’utilizzo dell’ascensore per caricare e scaricare il materiale da usare e quello di risulta) nonché agli orari di esecuzione degli interventi (fermo restando sul punto quanto stabilito dal regolamento di polizia locale). In alcuni casi, i regolamenti condominiali hanno natura contrattuale e contengono norme più stringenti che possono spingersi fino al divieto di uso delle cose comuni in determinate modalità (ed esempio divieto assoluto di utilizzare l’ascensore per carico e scarico).

                Inoltre, secondo l’art. 843, primo e secondo comma, c.c. disciplinante l’accesso al fondo del vicino:

                “Il proprietario deve permettere l’accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessita, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune. Se l’accesso cagiona danno, è dovuta un’adeguata indennità.”

                Quindi, se per ristrutturare la propria abitazione è necessario accedere a quella del vostro vicino, quest’ultimo, salvo i danni, deve consentirvi l’accesso e se non lo fa può essere obbligato dal giudice.

                L’art. 1122 c.c., recita invece:

                “Nell’unità immobiliare di sua proprietà ovvero nelle parti normalmente destinate all’uso comune, che siano state attribuite in proprietà esclusiva o destinate all’uso individuale, il condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio. In ogni caso è data preventiva notizia all’amministratore che ne riferisce all’assemblea.”

                Quindi ad esempio, i lavori che possono interessare cose comuni (es. rifacimento bagno con conseguente collegamento alla colonna di scarico condominiale), devono essere sempre comunicati.

                In poche parole, è buona norma informare i vicini dei lavori di ristrutturazione, innanzitutto per educazione, ma attenzione a controllare i regolamenti di condominio per non incorrere in multe e sanzioni.

                 

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                  Chi e come può usufruire delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia?

                  Le detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazione edilizia sono state prorogate al 31 dicembre c.a. con la Legge di Stabilità 2015. Sono stati prorogati gli ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici e gli incentivi per ristrutturazioni edilizie senza rimodulazione, bensì restando ai livelli attuali rispettivamente del 65% e del 50%. La conferma è arrivata recentemente dal Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine delle celebrazioni per i 50 anni dell’Autostrada del Sole.

                  – Chi può usufruire della detrazione?

                  Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato.
                  L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:

                  – proprietari o nudi proprietari

                  – titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)

                  – locatari o comodatari

                  – soci di cooperative divise e indivise

                  – imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce

                  – soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

                  Con circolare n. 20/2011 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che nel caso in cui la fattura e il bonifico siano intestati a un solo comproprietario ma le spese di ristrutturazione siano state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto che non risulti indicato nei predetti documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa da quest’ultimo sostenuta.

                  Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se:

                  – è stato immesso nel possesso dell’immobile

                  – esegue gli interventi a proprio carico

                  – è stato registrato il compromesso.

                  Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.

                  Grazie alla serietà pluriennale che ci contraddistingue e alla nostra trasparenza, potrete usufruire a pieno degli incentivi e delle detrazioni fiscali. Un preventivo non costa nulla!

                   

                  ATTENZIONE: le indicazioni contenute nella presente guida potrebbero subire modifiche. E’ opportuno verificarle attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

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